Nato nel 1973 per la passione e l'impegno di un gruppo di appassionati motociclisti, il Moto Club Belpasso svolge sin dalla nascita una frenetica attività nel campo dell'organizzazione.

In collaborazione con il Moto Club Etna di Catania di Antonio Sanguedolce e Mario Privitera, il nuovo Moto Club si fa notare subito nell'ambito provinciale, prima, ed extra provinciale, dopo, per il suo dinamismo organizzativo che richiama l'attenzione del mondo motociclistico.

Una serie di gimkane, sempre più impegnative, selezionano un gruppo di atleti che successivamente si cimenteranno nell'attività fuoristradistica che segnerà la futura attività del Moto Club Belpasso.

Il Trofeo S. Lucia, la partecipazione al Campionato Siciliano, e il Trofeo Barone Mangano, in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana, sono le prove tangibili della frenetica attività che il Moto Club svolge e che lo collocano tra i più importanti Club meridionali della specialità. Anche la Squadra Corse, con i Fratelli Zacca, Pietro Magri, Leo Marano, si fa notare per l'impegno e tutta una serie di vittorie nei vari campionati provinciali, regionali e nazionali.Alla fine degli anni settanta sono maturi i tempi per una decisiva svolta nell'attività.

Nell'Agosto del 1977, il Moto Club entra decisamente nel mondo del turismo proponendo il Motoraduno Nazionale Città di Belpasso che viene accolto con molta simpatia da centinaia e centinaia di appassionati regionali e nazionali. La manifestazione infatti segna l'ingresso del Meridione d'Italia nel variegato mondo del mototurismo. Un programma nuovo, con proposte nuove, non poteva non richiamare l'attenzione degli appassionati che con la loro massiccia presenza segnano il successo dell'iniziativa del Moto Club Siciliano.

Il Motoraduno diventa successivamente Nazionale e quindi nel 1978 diventa Motoraduno Internazionale dell'Etna-Sicily. Cresce il numero dei partecipanti sia nazionali che internazionali e quindi l'interesse per il raduno siciliano che aveva avuto la capacità di stravolgere l'impostazione programmatica della specialità.

Le giornate della manifestazione diventano quattro; si propone la formula dei Rally Touring che permettono di uscire dal ristretto ambito comunale per conoscere nuove realtà fino ad interessare le Province vicine. Il Motoraduno si arricchisce di manifestazioni culturali e folkloristiche fino a diventare un evento alla cui crescita concorrono artisti di chiara fama e la stampa specialistica e d'informazione

In sintesi, questa è la piccola storia di una manifestazione che, arrivata alla sua quarantasettesima edizione può essere considerata la più lunga manifestazione dei Calendari Turistici regionali e, nel campo motociclistico, un punto di riferimento per il mototurismo nazionale ed internazionale.